passato, presente, futuro…

La mia storia

DNA e cucina

Dalla Liguria alla Sicilia

Mamma, mi ha donato DNA ligure (nonni piemontesi e ristoratori), pesto, trofie, salsa di noci, bagnet, la “cima”… ecc. ecc. non mancavano mai in casa.
Papà palermitano e quindi pasta con le sarde, caponata, falso magro, involtini di pesce spada ecc. ecc..
Adesso, maturato dalle esperienze passate e dal territorio realizzo un sunto, dove il gusto genuino degli alimenti si fonde con le necessità dei giorni d’oggi.

Ricette e abbinamenti storici, confronti di materie prime popolari e nobili, tecniche nuove. Una cucina che definiscono mai banale, moderna senza fuochi d’artificio. Mi piace scoprire nuove cose… sono un curioso senza fine.

Adoro la compagnia degli amici. Per me la famiglia, mai più che adesso è la brigata con la quale condivido la mia vita.

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La mia cucina
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La mia vita di passioni

Piacere

Mi chiamo Paolo Barrale, annata 1973.
Dopo un’esperienza in qualità di Resident Chef, lunga 14 anni, mi occupo, oggi, di ristorazione a tutto tondo.
Un’istantanea cominciata in Sicilia dove a 14 anni lavoravo al pastificio di famiglia per poi ritrovarmi velocemente a cucinare l’elemento principe della cucina italiana.
E’ stato un lampo ed ecco che si presenta l’esperienza più titolata. Quattro anni trascorsi al fianco di Heinz Beck al ristorante La Pergola a Roma dove ho imparato a confrontarmi con  colleghi sul terreno comune della cucina cosmopolita.
Ora esploro il mondo, viaggio e scopro le diverse realtà gastronomiche che trovo tra la gente, nei mercati e negli orti che sono i tesori del nostro pianeta.

Mille emozioni

Odori, sapori e ricordi

I piatti sono espressione…
un sunto…
un ricordo di tanti momenti della vita…
la mia infanzia…
la mia Sicilia.
Le enormi grigliate di pesce delle “mie” trattorie…
i primi passi in cucina…
i profumi e i sapori della mia terra…
Il rumore e le risate nei villaggi turistici… poi il gioco si fa serio.
Roma, il rigore di una brigata internazionale, poi la Campania… il territorio… adesso!